2011. Il lavoro è un tentativo di riflettere sulla necessità di ristabilire una comunicazione sensibile tra l’uomo urbano e la natura.
C’è da domandarsi tuttavia se a riaprire il dialogo sarà un’intima urgenza dell’uomo che sceglie di evadere da quella collezione effimera di bisogni domestici sui quali sembra a volte aver poggiato il senso del suo abitare, oppure sarà la natura a rivolgersi compassionevole o minacciosa all’uomo, costringendolo a riscrivere le leggi della propria esistenza sulla base di ciò che tangibilmente persiste.