2010-2011. Osservando il territorio circostante al tratto autostradale A1, ho individuato quei segni e quelle mutazioni della superficie che restituissero la misura del processo di trasformazione subito dal paesaggio urbano. Alterazioni che non si rivelano in tutta la loro prepotenza, ma si lasciano solo intuire come visioni nell’atmosfera flemmatica che le seppellisce. Cerco di non coinvolgere l’osservatore, provando tuttavia a stabilire le condizioni di un confronto probabile tra chi osserva e chi è osservato, in cui l’unica domanda di possibile formulazione sia costretta a naufragare su se stessa.